Kampung Pelangi è un piccolo villaggio dell’Indonesia che si è trasformato da sobborgo squallido e spento, quasi simile ad una baraccopoli, a villaggio dai colori brillanti dell’arcobaleno e dai molteplici murales.
Tutto questo nasce dall’idea di un insegnante della scuola locale, il cinquantaduenne Slamet Widodo, che si è ispirato ad almeno atri tre villaggi della regione che avevano portato avanti una iniziativa analoga dando un completo nuovo aspetto alle loro cittadine.
L’idea è stata favorevolmente accolta dal sindaco della regione, Hendrar Prihadi, che ha finanziato l’opera di riverniciatura delle fatiscenti abitazioni dando loro un aspetto decisamente diverso e migliore di quanto fosse prima.
È così che la comunità centrale di Java, situata in un quartiere meridionale di Semarang, ha speso oltre 22000 Euro per la magnifica verniciatura delle facciate e dei tetti delle abitazioni, per scuotersi di dosso lo stato di degrado in cui il villaggio era caduto.
232 case di Kampung Pelangi sono state ridipinte con i colori dell’arcobaleno e con murales creativi che adornano le pareti.
Di fatto questo non ha comportato una ristrutturazione del villaggio, le case continuano ad essere fatiscenti, ma l’aspetto con il quale si presentano agli occhi dei visitatori le fa sembrare belle e come collocate un un villaggio da favola.
Non bisogna tuttavia credere che il progetto del villaggio arcobaleno dell’Indonesia sia stato portato avanti al solo scopo di dare un decoro solo apparente alle case altrimenti squallide.
Questo lavoro di ripittura ha portato interesse turistico intorno al borgo e questo ha fatto affluire i primi visitatori e, con essi, sono incominciate a fiorire piccole attività commerciali di vendita di souvenirs e negozi di alimentari.
Con un costo tutto sommato contenuto si è dato quindi nuovo impulso ad un’area degradata fino a trasformarla quasi in attrazione turistica.
Con questo si spera che gli abitanti stessi, con i piccoli introiti che questa nuova popolarità produce, siano invogliati a ristrutturare le vecchie abitazioni e a prendersi cura del loro villaggio, in un circolo virtuoso che unisce la bellezza dei colori alla capacità di autosostenersi con tale bellezza.