Santorini non ha bisogno di molte presentazioni, è uno di quei luoghi da sogno che fanno immediatamente venire voglia di vacanze, con i suoi scorci spettacolari e i suoi caratteristici edifici da cartolina.
Santorini è un’isola di origine vulcanica e questo lo si vede sia dalla forma dell’isola, che è quella di un’antica caldera vulcanica, sia dal territorio brullo dovuto in parte alle rocce di origine vulcanica e in parte alla scarsità di precipitazioni atmosferiche.
Fino agli anni ’90 del secolo scorso era pratica comune immagazzinare l’acqua piovana in cisterne e solo recentemente, grazie ad impianti di desalinizzazione dell’acqua, le abitazioni possono godere di acqua corrente per gli usi più comuni, ancorchè non potabile.
Ma Santorini, persa nel bel mezzo del Mar Egeo, porta con sè la memoria di un evento catastrofico che segnò il declino della civiltà minoica e che avvenne 1600 anni prima di Cristo.
L’evento tellurico fu di portata tale che dei resti dell’antica Santorini non è rimasta praticamente traccia. E lo stesso dicasi per i suoi abitanti che, al contrario di ciò che avvenne a Pompei ebbero probabilmente il tempo di fuggire oppure furono inghiottiti dalle acque e dispersi per sempre durante la fuga.
Santorini è uno dei luoghi in cui si è soliti ubicare la leggendaria Atlantide, la città stato che si diceva abitata da una civiltà molto avanzata che venne inghiottita in una sola notte a causa di un cataclisma di portata inaudita.
In effetti la forma di Santorini potrebbe richiamare in qualche modo qualla struttura di cerchi concentrici con cui Platone descrive Atlantide in una delle sue opere.
Oggi la caldera di Santorini è uno dei luoghi più fantastici del Mediterraneo. Proprio al centro, là dove si ergeva un tempo il grande vulcano, s’increspano a fior d’acqua delle inquietanti lave nere: Palaia Kaimene e Nea Kaimene, l’antica e la nuova isola bruciata, nate molto tempo dopo il cataclisma, unico punto in cui si manifestano ancora, di tanto in tanto, delle fumarole.
Tutto intorno si eleva un paesaggio abbastanza lunare, uno scheletro calcinato di quella che, un tempo, dovette essere un’isola boscosa e fertile.
Oggi, sopra le scure e brulle rocce che si affacciano sul mare, sono sorte cittadine il cui colore bianco ed azzurro, crea un notevole contrasto.
Questa terra antica bruciata dal sole ha nel turismo la sua principale fonte di reddito e quest’isola, la più grande dell’arcipelago delle Cicladi, accoglie con i suoi piatti di mare e il calore della sua gente, vacanzieri provenienti da tutto il mondo.
Santorini è facilmente raggiungibile con voli earei, anche diretti, da diverse città italiane.