Segesta è un’antica città della Sicilia occidentale, nella regione degli Elimi.
Si ritiene che gli èlimi, popolazione misteriosa dell Sicilia pre-greca, provenissero dall’Anatolia e Virgilio affermava addirittura avessero un’ascendenza troiana.
Detta Egesta, dai Greci, ebbe a lottare con i popoli confinanti. Segesta sorgeva sulle propaggini del monte Barbaro, in vista del Golfo di Castellammare.
Fu tra l’altro alleata di Atene e contro Siracusa. Condusse quindi una politica favorevole ai cartaginesi. Alleatasi con Agatocle fu da questi successivamente distrutta essendosi i cittadini di Segesta rifiutati di adeguarsi alle sue pretese.
Quando i Romani invasero la Sicilia, Segesta si dimostrò favorevole ai nuovi conquistatori e questo le garantì l’indipendenza, l’immunitas e la concessione di vasti territori.
L’ultima e più totale distruzione avvenne per opera dei Vandali e da tale distruzione si salvarono solo due grandiosi monumenti: il tempio e il teatro.
Camminare in questi luoghi significa camminare dentro alla storia. Tra le rovine dell’antica Segesta è importante il tempio dorico.
Un altro edificio monumentale, il teatro che esiste sul declivio del monte Barbaro, risale all’età ellenistica e subì modificazioni varie durante l’età romana.
La struttura dell’antico teatro si presenta ben conservata e ancora oggi domina su un panorama fatto di colline, rocce, e campi. In estate il teatro torna a vivere e la cavea, l’insieme delle gradinate, torna a popolarsi di spettatori che, immersi in questa straordinaria cornice naturale, possono godersi le rappresentazioni di drammi classici.
L’interesse di questo teatro è anche dato dal fatto che la sua costruzione segna un momento di transizione tra il tipico teatro greco, che sfrutta la conformazione naturale del terreno, e quello di scuola romana che invece veniva costruito artificialmente su muri di sostegno.